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A Clermont-Ferrand, un attentato nel centro cittadino porta lo scompiglio fra gli abitanti. Tra questi c’è Médéric, modesto impiegato innamorato di Isadora, prostituta di mezza età sposata con un uomo possessivo. Quando alla porta del suo palazzo si presenta Selim, giovane senzatetto che potrebbe essere coinvolto nell’attentato, Médéric lo accoglie. È l’inizio di una girandola di personaggi e situazioni che il pover’uomo faticherà sempre di più a gestire, tra l’amour fou per Isadora, i continui ritorni del marito della donna, le spedizioni punitive di un gruppo di spacciatori che vuole morto Selim, l’assalto delle forze dell’ordine al palazzo e il coinvolgimento dei vicini di casa…
Sicilia, estate del 1990. Enrico ha dodici anni e tutti i problemi dei ragazzini della sua eta?. Ma a tormentarlo non sono gli ormoni impazziti o un amore non corrisposto. Il suo problema piu? grande si chiama Partito Comunista Italiano. Il partito di suo padre – dirigente locale e probabile futuro segretario regionale – e di sua madre, delegata all’educazione ortodossa dei figli: niente religione, niente Reebook, niente Rambo, niente Nintendo. In pratica: niente vita sociale. A parte Renato, l’unico amico di Enrico, anche lui figlio di comunisti (il padre morto per la troppa passione politica e la madre viva ma non meno appassionata) che a dodici anni si veste e parla come un funzionario di sessanta. Lui al comunismo ci crede davvero. Enrico invece vorrebbe solo essere come gli altri. D’estate andarsene al mare, per esempio, e non in giro con il padre, a convincere i compagni che la svolta voluta dal segretario, l’abbandono della falce e martello, e? ormai inevitabile. Farebbe qualunque cosa per evitarlo, anche scappare. Andarsene in campeggio loro due, lontani da sezioni fumose e da cugini maneschi. Non un campeggio normale, no: rifonderanno i Pionieri, i vecchi scout comunisti ormai estinti da decenni. E andrebbe tutto liscio se sulla via della fuga non incontrassero Vittorio, compagno di scuola pluribocciato e manesco che si unisce all’impresa; e Margherita, anche lei in fuga dalla madre, militare americana della vicina base Nato, e da un vero campo scout. Quattro ragazzini con ben poco in comune, se non la necessita? di scappare. Dai militari americani e da una madre che vuole portarti lontano, dai carabinieri e da un altro quartetto, male assortito come il loro: i litigiosissimi genitori di Enrico, l’intransigente madre di Renato e il fascistissimo padre di Vittorio. Per riuscirci Enrico, Renato, Vittorio e Margherita devono restare uniti, che se non si puo? tornare indietro non si puo? far altro che andare avanti. Anche se fa paura.
Gagarine – Proteggi ciò che ami, film diretto da Fanny Liatard e Jérémy Trouilh, è ambientato nella periferia sud di Parigi e racconta la storia di un ragazzo di sedici anni di nome Youri (Alseni Bathily), che spera un giorno di diventare un cosmonauta. Il giovane è nato e cresciuto nel complesso residenziale della Cité Gagarine, complesso di abitazioni di mattoni rossi, che alla sua costruzione era un simbolo architettonico di modernità. Ora la cittadina rischia di essere demolita a causa del degrado dilagante e Youri, deciso a non rassegnarsi, vuole battersi per salvare il complesso e la sua casa. Mentre gli appartamenti intorno al suo si svuotano e i cantieri aumentano, il giovane si adopera per realizzare la sua missione.
Il film è introdotto dagli studenti della scuola media dell’Istituto Mantellate
Z-Power. Young people back to the movies è un’iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “Behind the Light”
Ingresso tariffa ridotta €6,00
Giovanni, regista italiano in ambasce tra una moglie in analisi e un produttore sull’orlo del fallimento, ha smesso di credere nell’avvenire. A immagine del suo protagonista, figura di prua dell’Unità e della sezione comunista del Quarticciolo, vuole ‘farla finita’ col mondo che avanza in direzione ostinata e contraria: la consorte ha deciso di investire su un giovane regista de-genere, la figlia di sposare un uomo (molto) più vecchio di lei, la sua attrice principale di improvvisare l’amore in un racconto politico e poi c’è Netflix che produce cinema in scatola.
La quattordicesima domenica del tempo ordinario, film diretto da Pupi Avati, racconta la storia di Samuele Nascetti e Marzio Barreca, due quindicenni che nella Bologna degli anni ’70, mentre sono seduti al tavolino di un chiosco di gelati, prendono una decisione: saranno amici per sempre, per tutta la vita. I due sono accomunati dalla passione per la musica e formano un duo, i Leggenda, con il quale iniziano a esibirsi per i vari teatri parrocchiali.
Un giorno, però, Marzio conosce una sua coetanea bellissima di nome Sandra, di cui di innamora perdutamente. Il giovane decide di corteggiarla, determinato a farla innamorare di lui, riuscendo inaspettatamente nell’impresa. Nel frattempo i Leggenda migliorano le loro capacità musicali e riscuotono i primi successi, grazie anche alla partecipazione al Festival delle Voci di Castrocaro, nel quale si classificano quarti. Il loro nome inizia a girare e una loro canzone finisce anche in radio. Marzio e Sandra si sposano e nella vita dei tre tutto sembra filare liscio, fino a quando non si abbatte su di loro un vento ostile e contrario, che spazza tutto via…
XONDARO è un documentario realizzato da un gruppo di partecipanti di Duemila30, festival internazionale di cinema a impatto sociale che si terrà a Milano dal 9 all’11 giugno. La proiezione di apertura del festival, in collaborazione con Fondazione Diritti Umani ETS e alla presenza dei registi, è moderata da Elisa Gianni.
Sinossi: I 6 villaggi Guarani di Jaraguá, a San Paolo, lottano per i diritti della terra, per i diritti umani e per la conservazione della natura. Soffrono per la vicinanza alla città, che comporta mancanza di risorse, inquinamento di fiumi e sorgenti, razzismo, violenza della polizia, incendi, mancanza di infrastrutture e di servizi igienici. Non potendo vivere come i loro antenati, la loro cultura millenaria si perde nel fondersi con la cultura urbana.
Al crepuscolo della stagione, Thomas è ancora persuaso che la sua vita non sia la sua. Alla sua nascita sarebbe stato scambiato col vicino di casa, l’odioso e ricchissimo Alfred Kant. Thomas, che ritiene l’usurpatore responsabile di tutte le sue disgrazie, soprattutto della morte tragica di sua sorella, progetta dal fondo del suo letto e dei suoi incubi di assassinarlo. Di vendicarsi di chi gli ha rubato la vita, la felicità, la ricchezza, l’amore della sua famiglia e della sua ragazza. Ricordi e fantasmi si mescolano nella sua testa in un singolare balletto che scorre la sua esistenza e ritrova l’agente segreto e invincibile della sua infanzia, l’eroe del titolo.