La ragazza d’autunno

La ragazza d’autunno

Beanpole

  • 137 min.
  • Drammatico
  • 2019 (Russia)

1945, Leningrado. La seconda guerra mondiale ha devastato la città, demolendone gli edifici e riducendone gli abitanti a brandelli, fisicamente e mentalmente. Anche se l’assedio – uno dei peggiori della storia – è finito, la vita e la morte continuano la loro battaglia in ciò che rimane della città. Due giovani donne, Iya e Masha, cercano di affrontare la ricostruzione e dare un senso alle loro vite tra le rovine.

  • Regia:Kantemir Balagov
  • Interpreti:Vasilisa Perelygina, Konstantin Balakirev, Viktoria Miroshnichenko, Andrey Bykov, Igor Shirokov, Kseniya Kutepova, Alyona Kuchkova, Olga Dragunova, Veniamin Kac
  • Musiche:Evgueni Galperine
  • Fotografia:Ksenija Sereda
  • Montaggio:Igor' Litoninskij
  • Produzione:AR Content, AR Content, Non-Stop Productions
  • Distributore:Movies Inspired
  • Premi:Premio FIPRESCI (Un Certain Regard) e Miglior regia (Un Certain Regard) al Festival di Cannes, Miglior attrici a Viktorija Mirošničenko e Vasilisa Perelygina al Torino Film Festival
  • Racconta il regista: “Mi interessa il destino delle donne e, in particolare, di quelle che hanno combattuto nella seconda guerra mondiale: stando ai dati a nostra disposizione, è stata la guerra che ha visto in assoluto la più massiccia partecipazione da parte delle donne. Come autore, mi interessa trovare una risposta alla domanda: cosa succede a una persona che la natura ha previsto per creare la vita, dopo essere sopravvissuta alle prove della guerra? Il film ha una palette colore peculiare. Quando ho iniziato a studiare i diari delle persone che avevano vissuto a Leningrado durante l’assedio, mi sono reso conto che, nonostante le avversità, le privazioni e la devastazione, erano sempre circondate da colori vivaci. Anche questo conflitto tra colori vivaci e la natura della vita del dopoguerra mi interessa molto. Per questo film mi sono ispirato principalmente a “La guerra non ha un volto di donna” del Premio Nobel Svetlana Alexievich, libro che mi ha spalancato un nuovo mondo.”

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