Uccellacci e uccellini – I più buoni di tutti: i piccoli eroi del grande Neorealismo Italiano

Uccellacci e uccellini – I più buoni di tutti: i piccoli eroi del grande Neorealismo Italiano

Uccellacci e uccellini

  • 89 min.
  • 1966 (Italia)

A partite da mercoledì 11 settembre il Cinemino propone il miniciclo I più buoni di tutti: i piccoli eroi del grande Neorealismo italiano, una rassegna di tre film dedicata ai registi Pier Paolo Pasolini e Vittorio De Sica e allo sceneggiatore Cesare Zavattini. Il primo film della rassegna è Uccellacci e uccellini. La rassegna proseguirà con Ladri di biciclette di Vittorio De Sica (sabato 14 settembre, ore 12.10), nell’ambito di Milano Bike City. Sarà presentata la versione restaurata dalla Cineteca di Bologna. Infine, martedì 17 settembre alle 21.15, in occasione della Milano Movie Week si svolgerà la serata-evento dedicata a Miracolo a Milano, che sarà introdotto da Marco Palazzini, Mauro Raimondi ed Edoardo Veronesi Carbone, autori del libro “Il cinema racconta Milano”, edito da Unicopli.

 

SINOSSI DI UCCELLACCI E UCCELLINI:

Il film si apre con le considerazioni filosofiche (in chiave marxista) di un vecchio corvo che si rivolge a due uomini, padre e figlio. Il corvo sembra convincere il suo limitato pubblico con la saggezza delle sue parole, ma appena si presenta il problema della fame, gli “irragionevoli” umani gli tirano il collo e se lo mangiano.

  • Regia:Pier Paolo Pasolini
  • Interpreti:Totò, Ninetto Davoli, Femi Benussi, Rossana Di Rocco
  • Sceneggiatura:Pier Paolo Pasolini
  • Musiche:Ennio Morricone
  • Fotografia:Mario Bernardo, Tonino Delli Colli
  • Montaggio:Nino Baragli
  • Produzione:Arco Film
  • Distributore:Movietime
  • “Non ho mai “messo al mondo” un film così disarmato, fragile e delicato come Uccellacci e uccellini. Non solo non assomiglia ai miei film precedenti, ma non assomiglia a nessun altro film. Non parlo della sua originalità, sarebbe stupidamente presuntuoso, ma della sua formula, che è quella della favola col suo senso nascosto. […] Ho scritto la sceneggiatura tenendo presente un corvo marxista, ma non del tutto ancora liberato dal corvo anarchico, indipendente, dolce e veritiero. A questo punto, il corvo è diventato autobiografico, una specie di metafora irregolare dell’autore.”

    – Pier Paolo Pasolini

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    ▶ I lavori che siamo stati costretti a fare per la riapertura hanno modificato la scala di accesso in sala, non permettendoci più di mantenere l’ascensore. La sala, pertanto, non è al momento accessibile ai disabili 😑