La fuga

La fuga

  • 80 min.
  • Drammatico
  • 2017 (Svizzera, Italia)

Silvia, una bambina di undici anni curiosa e vivace, vive in una situazione familiare complessa, segnata dalla depressione cronica della madre e dalle continue incomprensioni e difficoltà di comunicazione con il padre. La malattia della madre rende estremamente fragili gli equilibri nei rapporti tra genitori e figli. Sogni e aspirazioni di questi ultimi, anche molto semplici, restano inascoltati in una quotidianità in cui ciascuno appare concentrato principalmente su se stesso e i propri problemi. Silvia ha il grande desiderio di visitare Roma ma in famiglia resta sempre inascoltata; capendo che nessuno le permetterà di realizzare il suo sogno decide di scappare, determinata a visitare la città per conto proprio. Durante il viaggio in treno incontra una ragazza rom, Emina, con cui instaura subito un forte legame di amicizia. La fuga di Silvia si rivelerà così capace di innescare un processo di crescita e di trasformazione in Silvia stessa e in tutti coloro che la circondano.

  • Regia:Sandra Vannucchi
  • Interpreti:Donatella Finocchiaro, Filippo Nigro, Lisa Ruth Andreozzi, Emina Amatovic, Andrea Atzei, Alessio Spagnoli, Dario Andreozzi, Linda Cerabolini, Silvia Salvatori, Jelena Halilovic, Chiara Ahmetovic, Daniele Garofalo
  • Musiche:Marcel Vaid
  • Fotografia:Vladan Radovic
  • Montaggio:Osvaldo Bargero, Luigi Mearelli
  • Produzione:Zas Film e Perché No Film
  • Distributore:Lo Scrittoio
  • Il film è l’opera prima della regista Sandra Vannucchi, che ha dichiarato: “Il film è ispirato da una storia vera; si basa infatti, in parte, sulla mia esperienza personale. A 10 anni ho preso un treno da sola e sono partita per Roma all’insaputa dei miei genitori. Questo, a seguito dell’ennesimo rifiuto di mio padre di mantenere la promessa che mi aveva fatto, di andare tu insieme a visitarla. Mia madre soffriva di depressione e ci non permetteva alla famiglia di trovare un periodo di serenità, anche solo per il viaggio promesso. Il mio desiderio frustrato fu il motivo scatenante della mia fuga anche se, sinceramente, me ne andai perché non ce la facevo più a sostenere i periodi di depressione di mia madre. Comunque, riuscii a raggiungere la stazione di Roma da sola, ma poi lì fui immediatamente acciuffata dai miei parenti romani. In questo film ho provato ad immaginare che cosa sarebbe potuto accadere se i miei parenti non mi avessero trovata.”

     

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