Il campione

Il campione

Il campione

  • 105 min.
  • Commedia
  • 2019 (Italia)

Giovanissimo, pieno di talento, indisciplinato, ricchissimo e viziato. Christian Ferro è IL CAMPIONE, una rockstar del calcio tutta genio e sregolatezza, il nuovo idolo che ha addosso gli occhi dei tifosi di mezzo mondo. Valerio, solitario e schivo, con problemi economici e un’ombra del passato che incombe sul presente, è il professore che viene assegnato al giovane goleador quando, dopo l’ennesima bravata, il presidente del club decide che è arrivato il momento di impartirgli un po’ di disciplina, attraverso una tappa fondamentale per un ragazzo della sua età: l’esame di maturità. I due, che non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altro, si troveranno legati a doppio filo, generando un legame che farà crescere e cambiare entrambi.

  • Regia:Leonardo D'Agostini
  • Interpreti:Stefano Accorsi, Andrea Carpenzano, Massimo Popolizio
  • Musiche:Ratchev e Carratello
  • Fotografia:Michele Paradisi
  • Montaggio:Gianni Vezzosi
  • Produzione:Groenlandia con Rai Cinema in associazione con 3 Marys Entertainment
  • Distributore:01 Distribution
  • Scrive Gabriele Niola su Wired:“Il campione ha la caratteristica chiave dei film migliori: sembra scritto da qualcuno che ha vissuto in quel mondo o che è passato per quelle situazioni. Invece no, quest’illusione è frutto dell’ottima scrittura di Giulia Steigerwalt (e sono tre: dopo Marito e moglie Croce e delizia), della regia dell’esordiente Leonardo D’Agostini e della produzione di Groenlandia (cioè Matteo Rovere e Sydney Sibilia). La casa, i parenti, le reazioni dei tifosi, le interazioni con il procuratore e il mondo di appassionati che il protagonista incontra ogni giorno sono perfetti e servono bene la vera storia. Perché ne Il campione il calcio è uno sfondo a uso e consumo di un rapporto tra un ragazzo e un professore. I riferimenti sono molto chiari e molto americani, vanno da Scoprendo Forrester a Will Hunting fino aL’uomo senza volto, ma proprio aver centrato così bene il mondo in cui tutto è ambientato gli dona una credibilità che fa la differenza.”