Comizi d’amore & La Ricotta

Comizi d’amore & La Ricotta

Comizi d'amore & La Ricotta

  • 128 min.
  • Italiano
  • 1965 (Italia)

Comizi d’amore: E’ un film inchiesta, costituito da scene e interviste girate in tutta Italia, negli ambienti più vari e in tutti i livelli sociali. Il regista ha interrogato centinaia di persone su argomenti considerati tabù, come il significato del sesso, il problema dello scandalo, il rapporto tra sesso e società, il matrimonio, l’onore sessuale, il divorzio, la prostituzione, ecc. Le centinaia di risposte, sono state intercalate dagli interventi dello psichiatra Cesare Musatti e dello scrittore Alberto Moravia, allo scopo di vagliare il materiale raccolto nelle interviste.

 

La Ricotta: La Ricotta (1963) è un mediometraggio (35 min) di Pier Paolo Pasolini e inserito all’interno del film a episodi Ro-Go-Pa-G (Rossellini, Godard, Pasolini, Gregoretti).
La pellicola di Pasolini è incentrata sulle vicende di una troupe alle prese con un kolossal su Cristo, una riflessione metacinematografica sul compito del regista e quindi la maniera “migliore” di parlare della Passione.

Mentre il regista, interpretato da Orson Welles, è assorto nel rappresentare complicati tableaux vivans manieristiStracci (Mario Cipriani), una comparsa pescata tra sottoproletari di Roma dalla fame atavica, vive una serie di sfortunate vicissitudini che porta il pubblico a identificare in lui il vero “Cristo”, della Passione e Crocefissione, il Cristo deriso e flagellato. Un “morto di fame” che dona tutto il suo pranzo alla numerosa famiglia, consumato in un prato che assume il valore di una vera e propria eucaristia. Dopo aver nascosto il pane sotto un sasso, non se la sente di punire seppur giustamente “il cane de ‘na miliardara” che gli sta mangiando il cibo. Infine dopo essere stato deriso da tutta la troupe per la propria fame che lo spinge a trangugiare ogni cosa del banchetto dell’ultima cena che gli è lanciata, morirà davvero sulla croce durante la scena della crocefissione, come ladrone buono, per indigestione, nella generale indifferenza.

 

  • Regia:Pier Paolo Pasolini
  • Fotografia:Mario Bernardo, Tonino Delli Colli
  • Montaggio:Nino Baragli
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