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ilCinemino@home è un altro modo di fare Cinemino. Un canale virtuale dove proponiamo film, corti, contenuti esclusivi, interviste e backstage per ampliare la nostra offerta e arricchirla con tutto quello che ci piace.
Alcuni contenuti saranno a pagamento, altri gratuiti, accessibili a tutti e facili da vedere.
Un modo in più per stare vicini
INGRESSO GRATUITO – Dopo pochi anni di matrimonio lo scrittore Giovanni Pontano e sua moglie Lidia s’accorgono che il loro amore è ormai finito nel grigiore della noia e di una sempre crescente incomunicabilità. La narrazione inizia con la visita che i due coniugi fanno a Tommaso, un loro amico intimo, anche lui scrittore, che trascorre le ultime ore della sua vita in una lussuosa clinica. La dolorosa visione del moribondo spinge Giovanni alla ricerca di una qualsiasi distrazione mentre Lidia, come vuota d’ogni sentimento, vaga senza scopo nella città assolata e deserta. La sera, dopo un’annoiata visita ad un night-club, i due raggiungono la fastosa villa di un industriale che sta proponendo a Giovanni un lavoro redditizio. Giovanni prende tempo. Raggiunge la figlia dell’ospite, che s’annoia nella propria quasi patetica solitudine, e la corteggia. Lidia, a sua volta, accetta con indifferenza le attenzioni di un altro ospite, ma si ritrae decisamente quando lui si fa più pressante. Durante la festa arriva la notizia della morte di Tommaso e l’alba sorprende Lidia e Giovanni l’uno accanto all’altra, ancor più tristi e disillusi. Nel silenzio della campagna, i due trovano il coraggio di parlare apertamente, e con rimpianto, della loro passata felicità, e con un impeto improvviso, quasi disperato, Giovanni abbraccia sua moglie sull’erba.
INGRESSO GRATUITO – per prenotare scrivere a prenotazioni@ilcinemino.it
INGRESSO GRATUITO – Anna, figlia di un ambasciatore a riposo e fidanzata di Sandro, giovane architetto, viene invitata con Claudia, una sua amica, a una gita sullo yacht di un ricco costruttore. La crociera si svolge nella zona delle isole Eolie, nell’incanto di superbe vedute marine delle quali però nessuno dei partecipanti sembra accorgersi. Ad un certo punto i gitanti sbarcano su un piccolo scoglio e tra Anna e Sandro ha luogo un’accanita discussione. All’improvviso, minaccia un temporale e tutti si affrettano verso la nave ma al momento di imbarcarsi si accorgono che Anna è sparita. Lo yacht deve ripartire per evitare la tempesta, ma Sandro e Claudia rimangono sullo scoglio per cercarla.
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Tutti i cortometraggi candidati agli Oscar disponibili in streaming fino al 16 maggio
Per sfuggire al clima di insofferenza, le due donne decidono di lasciare la città per trascorrere un piacevole weekend in montagna, viaggiando a bordo della Ford Thunderbird di Louise. La vacanza, tuttavia, si trasforma ben presto in un incubo.
Quando un tale cerca di violentare Thelma nel parcheggio di uno squallido locale western, Louise difende l’amica e, furiosa per le parole dell’uomo, uccide lo stupratore con un colpo di pistola. Convinte che le testimonianze dei clienti non avrebbero evitato un processo sfavorevole, le due amiche pianificano di raggiungere il Messico.
A corto di soldi, Thelma chiede a Jimmy di consegnarle tutti i suoi risparmi tramite un’agenzia di Oklahoma City e le amiche partono immediatamente a bordo della loro macchina.
Nel tragitto Thelma si fa ingenuamente ammaliare dall’autostoppista J.D. (Brad Pitt) che, dopo una notte di passione, le ruba tutti i soldi. Per riparare al danno, le due donne organizzano un’improvvisata rapina al supermarket, ignare di essere riprese dalle telecamere.
Il trambusto creato da Thelma e Louise allarma le forze dell’ordine e l’ispettore Hal Slocumb (Harvey Keitel) si mette sulle loro tracce.
Giunte in New Mexico, le donne sono fermate da un agente ma Thelma lo minaccia prontamente con la pistola, chiudendolo nel bagagliaio. Hal, intanto, è a casa con Darryl per cercare di convincere Louise a patteggiare.
Sulla strada per il Messico, le amiche si imbattono in un rozzo e triviale camionista e si ribellano, stanche di sopportare ulteriori soprusi da parte degli uomini.
Dopo aver preso coscienza del motivo della loro frustrazione, alle corde e con una miriade di voltanti della polizia alle calcagna, le donne prenderanno una decisione del tutto inaspettata…
Sì, Chef!: La brigade, il film diretto da Louis-Julien Petit, racconta la storia di Cathy (Audrey Lamy), una chef quarantenne che ama il suo lavoro e sogna di aprire un giorno un ristorante stellato. Purtroppo per lei non va tutto liscio e, a causa di conti e complessità organizzative, la donna deve fronteggiare sin da subito gli ostacoli del suo mestiere.
Per rilanciarsi, Cathy è costretta ad accettare un impiego in una remota zona fuori città come cuoca di una mensa in un centro che accoglie giovani migranti. Nonostante all’inizio sia riluttante e per nulla contenta di iniziare questa nuova esperienza, col tempo la chef inizierà a legare con colleghi e ragazzi, grazie alla sua grande passione per la cucina. Cathy avrà così modo di stingere nuove amicizie e imparare tanto dai suoi nuovi amici.
Vienna, 1877. Il 24 dicembre l’Imperatrice d’Austria Elisabetta, nota ai più come Sissi, compie 40 anni, un’età che per una donna dell’epoca, soprattutto una nota per la sua avvenenza, segnava l’inizio della fine. Elisabetta è infelice, e non fa nulla per nasconderlo: inscena svenimenti strategici durante le parate ufficiali, coltiva progetti suicidi e si intrattiene con uomini che le riservano quell’attenzione, e quello sguardo, che le nega suo marito, l’Imperatore Francesco Giuseppe d’Austria, intento a corteggiare ragazze che potrebbero essere sue figlie e disorientato dall’inquietudine della moglie. A nulla valgono le fughe dell’imperatrice lontano da corte, o le richieste dei dignitari affinché mantenga un contegno ufficiale degno del suo rango: Elisabetta si sente soffocare nella sua gabbia dorata e percepisce tutta l’ingiustizia del suo tempo e del suo mondo contro tutto il genere femminile.
CINEMINO CLASSICS
la rassegna per godersi su grande schermo e in versione originale
film cult e pietre miliari
Ogni lunedì alle ore 21.30 a partire da lunedì 13 febbraio
A partire da lunedì 13 febbraio per 7 lunedì alle ore 21.30, appuntamento nella sala di via Seneca 6 per guardare e riguardare opere che spaziano da noir senza speranza a commedie senza tempo, sballottati tra femmes fatales, astronavi e lupi ululà. Vi appariranno in tutta la loro magia i volti di Orson Welles, Gloria Swanson, Audry Hepburn, Gregory Peck, Marlene Dietrich in versione gitana e una giovanissima Marilyn Monroe.
trama:
Il film si compone di quattro episodi che vanno dalla preistoria al 2001 d.C.: L’alba dell’uomo, Clavius, Missione Giove, Giove e oltre l’infinito. Il primo ed il quarto episodio sono totalmente privi di dialoghi e anche gli altri due non presentano molte parti parlate, lasciando lunghe sequenze dominate dalla musica e dagli effetti sonori.
L’alba dell’uomo
Una tribù di ominidi sopravvive ai margini della savana africana, tra scarsità di cibo, aggressioni da fiere e la lotta con altri gruppi per una pozza d’acqua. Un giorno compare il misterioso Monolito ricorrente nella trama e che darà stimolo ai personaggi per sviluppare rudimentali utensili, per la caccia e sopraffare violentemente i gruppi rivali. Il lancio di un’arma rudimentale, un osso animale, lanciata verso il cielo si trasforma in un astronave.
Clavius
Anno 2001. Sono trascorsi 4 milioni di anni. La Luna è una colonia terrestre, abitata dagli uomini, che scoprono un parallelepipedo uguale a quello trovato sulla Terra. Il monolito emette segnali magnetici in direzione del pianeta Giove, questo dà l’avvio ad una spedizione scientifica.
Missione Giove
L’astronave Discovery parte alla volta di Giove. A bordo ci sono 5 uomini di cui tre ibernati e un computer di nome HAL 9000, con funzioni di responsabilità operativa della missione. Il capitano David e l’astronauta Frank si fidano del computer e ricorrono a lui in ogni circostanza. Accade però che Hal dia un’informazione a David, circa un’avaria dell’astronave. David esce nello spazio ma non trova alcun guasto. Allora i due astronauti decidono di escludere Hal dal governo della nave spaziale. Ma il calcolatore legge sulle loro labbra la loro decisione: quindi fa precipitare Frank, uscito dalla capsula per un controllo, lontano dall’astronave. David corre in soccorso del compagno, mentre nella navicella gli ibernati muoiono. Nel rientrare con in braccio il corpo del collega, il computer blocca la porta. Il capitano riesce ad aprire una delle porte di emergenza e prende il sopravvento su Hal, annullandogli gradualmente la memoria.
Giove e oltre l’infinito
Il viaggio prosegue nella densa atmosfera di Giove: David si trova di fronte al monolito ed entra in una nuova dimensione di spaziotempo. David, molto invecchiato, si trova in una stanza stile Luigi XVI. Per l’ultima volta a confronto con il monolito, torna nella dimensione fetale e si vede in trasparenza, nel ventre della madre. L’odissea si è conclusa.
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Ogni lunedì alle ore 21.30 a partire da lunedì 13 febbraio
A partire da lunedì 13 febbraio per 7 lunedì alle ore 21.30, appuntamento nella sala di via Seneca 6 per guardare e riguardare opere che spaziano da noir senza speranza a commedie senza tempo, sballottati tra femmes fatales, astronavi e lupi ululà. Vi appariranno in tutta la loro magia i volti di Orson Welles, Gloria Swanson, Audry Hepburn, Gregory Peck, Marlene Dietrich in versione gitana e una giovanissima Marilyn Monroe.
trama:
Los Angeles, 1938. L’agente assicurativo Walter Neff rientra a tarda notte nel suo ufficio presso la compagnia Pacific All Risk. Indebolito da una ferita alla spalla, inizia a confessare la sua storia al dittafono del collega Barton Keyes.
Inizia così il lungo flashback che caratterizza la gran parte del film, partendo dall’incontro tra Neff e l’affascinante Phyllis Dietrichson, insoddisfatta moglie di un suo cliente che gli propone di eliminare l’anziano e avaro marito dopo avergli fatto stipulare a sua insaputa una cospicua polizza sugli infortuni. Neff appare irreprensibile, ma Phyllis sa come usare l’arma della seduzione e non ci mette molto a convincerlo. I due pianificano quindi l’omicidio in modo di far sembrare la morte una caduta accidentale da un treno, così da rendere valida la clausola della doppia indennità e raddoppiare il capitale liquidato.
Il crimine viene compiuto secondo i piani, ma l’arguto Barton Keyes sospetta un omicidio e crede che Phyllis abbia assassinato il marito con l’aiuto di un complice, che identifica nel fidanzato della figlia di primo letto di Dietrichson Lola, con cui Phyllis ha intrecciato una relazione. Neff capisce di essere stato usato dalla donna e si reca da lei con l’intenzione di ucciderla, ma Phyllis spara per prima ferendolo alla spalla; Neff si avvicina e, nonostante la donna lo abbracci dicendogli di aver capito di amarlo, le spara a bruciapelo.
Si ritorna quindi all’inizio, quando Keyes arriva giusto in tempo per ascoltare la confessione e scoprire la verità sull’amico.
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Ogni lunedì alle ore 21.30 a partire da lunedì 13 febbraio
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trama:
New York, anni ’30. Il giovane medico e celebre professore universitario Frederick Frankenstein, nipote del famoso dottor Victor von Frankenstein, ha modificato la pronuncia del proprio cognome in Frankenstin per distinguersi dal nonno, del quale rigetta le teorie mediche considerandole assurde.
Al termine di una lezione di neurologia all’università dove insegna, nella quale ribadisce l’impossibilità di ricostruire parti del sistema nervoso umano, riceve una visita da parte di un notaio, Herr Rosenthal, che gli comunica che il defunto barone gli ha lasciato un castello in Transilvania. Nonostante un forte scetticismo e il disprezzo per gli esperimenti del nonno, Frederick va in Romania, dove incontra l’imprevedibile aiutante gobbo Igor, nipote del vecchio assistente del nonno, che insiste nell’essere chiamato con la pronuncia “Aigor”, la procace assistente Inga e la sinistra e misteriosa Frau Blücher, nominando la quale si fa sempre nitrire di spavento i cavalli del castello. La Blücher, un tempo amante e assistente del Barone, tramite un sotterfugio, fa ritrovare a Frederick gli appunti del nonno: leggendoli, egli si ricrede sulle proprie idee e comincia a pensare a propria volta di dare vita a una creatura.
Peter Miller è un professionista di successo in procinto di accettare un importante incarico nell’imminente campagna presidenziale. Ha una giovane moglie, Beth, e un figlio nato da poco. Tutto sembra filare a gonfie vele, nonostante la stanchezza di Beth che deve gestire il neonato da sola, ma sulla porta del loro appartamento compare Nicholas, il figlio adolescente che Peter ha avuto dall’ex moglie Kate. Kate non riesce più a gestire quel teenager ombroso che marina la scuola e sembra avercela col mondo, e ha accettato la richiesta del figlio di andare a vivere dal padre e dalla donna per cui è stata lasciata. Peter dovrà fare i conti con la presenza del figlio ma anche con i suoi sensi di colpa e con il suo vissuto famigliare.
Living, film diretto da Oliver Hermanus, è ambientato nella Londra degli anni Cinquanta e racconta la storia del signor Williams (Bill Nighy), che lavora come responsabile di un ufficio municipale. La sua mansione gli permette di concedere o meno l’autorizzazione a usare un luogo pubblico e nel suo lavoro lui è impeccabile, nonché sempre coerente con le sue scelte.
Un giorno il burocrate riceve una pessima notizia sulla sua salute: è malato e non gli resta molto da vivere. È così che l’algido signora Williams, noto per non aver alcun senso dell’umorismo ed essere troppo preso da scartoffie burocratiche, decide di cambiare modo di vivere. L’uomo si lascia andare a quei piaceri su cui fino ad oggi non si era neanche mai soffermato neanche a pensare, cambiando così anche l’approccio al suo lavoro…
UNA STORIA DI AMBIZIONI SMISURATE ED ECCESSI OLTRAGGIOSI, RIPERCORRE L’ASCESA E LA CADUTA DI PIU’ PERSONAGGI DURANTE UN’ERA DI DECADENZA E DEPRAVAZIONE SFRENATA NELLA PRIMA HOLLYWOOD.
A Hollywood, nel 1926, nel corso di un party scatenato si incontrano l’aspirante attrice Nellie e il messicano Manny, che lavora come aiutante presso la casa di produzione Keystone. Dopo la morte per overdose di un’attrice, Nellie, bellissima e senza freni, ha finalmente l’occasione di sfondare, mentre Manny, che fin da subito s’innamora di Nellie e la protegge dal suo stesso stile di vita forsennato, diventa amico della star in declino Jack Corran. Il passaggio dal muto al sonoro stravolgerà la città del cinema: incapace di adattarsi al sonoro e travolta dalla relazione con la cantante Lady Fay Zhu, Nellie si perde in una spirale d’autodistruzione, mentre Jack vede progressivamente sparire il suo nome dai cartelloni. Il solo Manny sembra farcela, scalando i vertici del sistema, ma anche lui finirà per essere travolto dal destino della nuova Babilonia…
La narrazione di personalità che hanno avuto un significativo mutamento dopo aver conosciuto Pasolini. Bernardo Bertolucci scrive poesie quando Pasolini lo coinvolge come aiuto regista nel film Accattone. Lo stesso accade a Vincenzo Cerami, suo ex allievo di scuola media, che introduce nel mondo del cinema nel film Uccellacci e Uccellini. Sergio Citti è un imbianchino quando Pasolini intuisce in lui il narratore ideale per raccontare le borgate. Come un rabdomante, Pasolini sapeva scovare il talento dove altri non lo percepivano. La stessa cosa si è verificata con Laura Betti, Dante Ferretti, Danilo Donati, Ennio Morricone e tanti altri. Tutti significativi personaggi del cinema e della cultura che devono molto all’incontro avuto con Pasolini e la sua carismatica personalità.
La giovane e attraente Eva Harrington si presenta a Margo Channing, famosa diva di Broadway, esprimendole la sua più fervida ammirazione, sentimento che l’ha portata a seguire per anni la diva ad ogni suo spettacolo. Convinta della buona fede della ragazza, Margo l’assume come segretaria.
Eva non tarda a farsi benvolere anche dai migliori amici e collaboratori artistici di Margo, il commediografo Lloyd Richards e sua moglie Karen, nonché dal fidanzato Bill Sampson, regista teatrale. La devozione incondizionata di Eva e le sue instancabili premure iniziano però ben presto a irritare Margo, gelosa delle attenzioni rivolte da Bill a Eva. Durante un ricevimento in casa di Margo, al quale intervengono anche il critico teatrale Addison DeWitt e il produttore Max Fabian, l’attrice, che teme la giovane come possibile rivale, litiga con Eva e Bill, che ha visto chiacchierare affabilmente insieme.
Joe Gillis (Holden), sceneggiatore di Hollywood, è in un momento di difficoltà professionale. Per sfuggire agli esattori capita in una vecchia casa che sembra abbandonata, ma non lo è. L’abita Norma Desmond (Swanson), vecchia gloria del muto. Joe accetta di rivedere un terribile copione che la diva sta scrivendo, sognando un clamoroso ritorno sul set.
Considerato un capolavoro assoluto della cinematografia mondiale ed uno dei massimi esempi del genere noir, Viale del tramonto è di sicuro il film più famoso, oltre che il più crudele, sul lato oscuro di Hollywood e sulle sue illusioni. Scritto (in collaborazione con Charles Brackett e D.M. Marshman Jr) e diretto nel 1950 dal grande regista Billy Wilder (il quale nel 1978 ne girerà un ideale sequel, Fedora), e pensato inizialmente come una commedia, Viale del tramonto scandalizzò ed entusiasmò il pubblico internazionale e si guadagnò fin da subito un posto unico nella storia del cinema, aggiudicandosi tre premi Oscar (miglior sceneggiatura, scenografia e musiche) e quattro Golden Globe.
Paul Bäumer, giovane studente galvanizzato dal discorso patriottico del suo professore, si arruola volontariamente nell’esercito imperiale tedesco. Insieme a un pugno di compagni parte per il fronte occidentale. In trincea l’euforia iniziale volge in disperazione e il primo bombardamento manda in frantumi gli ideali che gli avevano inculcato. Paul scopre l’orrore della Prima Guerra Mondiale e perde le sue illusioni con i compagni, falciati uno dopo l’altro. Tra l’ottusità dei superiori e la determinazione del nemico, marcia lentamente verso l’armistizio e la morte.
UN ASINO CHE INCONTRA NEI SUOI VIAGGI PERSONE BUONE E CATTIVE, SPERIMENTA GIOIA E DOLORE, ESPLORANDO ATTRAVERSO I SUOI OCCHI UNA VISIONE DELL’EUROPA MODERNA.
Eo (“ih-oh”) è il nome di un asino che fa coppia con l’acrobata Kasandra in un circo polacco. Con la ragazza, Eo ha un rapporto speciale, una comunicazione intima, che passa attraverso le carezze, il tono della voce, un accoppiamento delle teste e dello spirito. Ma il circo viene smantellato, piegato dai debiti e dalle proteste, e i due vengono separati. Eo inizia così un viaggio che lo porta in paesi e contesti diversi, fino in Italia, sempre secondo ai cavalli, belli e capricciosi, caricato di pesi, per lo più ignorato, a volte pestato, per cieca furia umana, in un’occasione salvato e in un’altra no.
Una relazione passeggera, film diretto da Emmanuel Mouret, racconta di come una madre single e un uomo sposato intreccino una relazione, pur sapendo che il loro legame sarà puramente fisico. Entrambi sanno che non potranno mai avere alcun futuro come coppia, ma più trascorrono del tempo insieme e più si sentono in sintonia. È così che i due si ritroveranno sorpresi dal grado di complicità che sono riusciti a raggiungere in breve tempo, ma come finirà la loro storia?
Hae-joon è un detective infallibile e un marito insoddisfatto: quando si trova alle prese con un caso di suicidio, ritiene che si tratti in realtà di omicidio. Per questo indaga sulla moglie cinese della vittima, Seo-rae, ma se ne innamora all’istante. Attraverso una sottile rete di seduzione, Seo-rae sembra soggiogare Hae-joon, che però ha un’intuizione che potrebbe ribaltare il corso dell’indagine.
THE BOY, THE MOLE, THE FOX AND THE HORSE ( Peter Baynton, Charlie Mackesy, UK, 35′)
Il ragazzo, la talpa, la volpe e il cavallo è una storia di gentilezza, coraggio e speranza nella tradizionale animazione disegnata a mano, che segue l’improbabile amicizia dei personaggi del titolo mentre viaggiano insieme, alla ricerca della casa del ragazzo. Basato sull’omonimo libro.
THE FLYING SAILOR ( Amanda Forbis, Wendy Tilby, Canada, 7′)
Nel 1917, due navi si scontrarono nel porto di Halifax, provocando la più grande esplosione accidentale della storia. Tra le tragiche storie del disastro c’è il notevole racconto di un marinaio che, spinto verso il cielo dal molo, volò per una distanza di due chilometri prima di atterrare in salita, nudo e illeso. The Flying Sailor è una contemplazione del suo viaggio.
ICE MERCHANTS (João Gonzalez, Portugal, France, UK, 14′)
Ogni giorno un padre e suo figlio si lanciano con il paracadute dalla loro casa vertiginosa e fredda, attaccata a una scogliera, per andare al villaggio a terra, lontano dove vendono il ghiaccio che producono giornalmente
MY YEAR OF DICKS (Sara Gunnarsdóttir, USA, 25′)
Una fantasiosa quindicenne è ostinatamente determinata a perdere la verginità nonostante i patetici bottini nella periferia di Houston nei primi anni ’90. Creato da Pamela Ribon dal suo libro di memorie acclamato dalla critica.
AN OSTRICH TOLD ME THE WORLD IS FAKE
AND I THINK I BELIEVE IT (Lachlan Pendragon, Australia, 11′)
Quando un giovane operatore di telemarketing si trova di fronte a un misterioso struzzo parlante, scopre che l’universo è un’animazione in stop motion. Deve mettere da parte le sue vendite di tostapane in calo e concentrarsi sul convincere i suoi colleghi della sua terrificante scoperta
Gli Spiriti dell’Isola, il film diretto da Martin McDonagh, è ambientato alla fine della guerra civile irlandese, nel 1923, su un’isola al largo della costa occidentale dell’Irlanda. Racconta la storia di due amici di lunga data, Pádraic Súilleabháin (Colin Farrell) e Colm Doherty (Brendan Gleeson). I due si trovano in una situazione di stallo, dopo che il musicista Colm ha deciso bruscamente di porre fine alla loro amicizia. Pádraic, confuso e devastato, tenta di ricucire il loro rapporto, ma pare che Colm lo trovi improvvisamente troppo noioso e sia intenzionato a trascorre più tempo nella composizione di musica e a fare altre cose di qualità.
Pádraic, benvoluto da tutti sull’isola, non riesce a capire come Colm possa arrivare a tanto, evitando ogni suo tentativo di confronto. A nulla è servito l’intervento di Siobhan (Kerry Condon), sorella di Pádraic, e di Dominic (Barry Keoghan), un problematico figlio del poliziotto locale, che speravano di appianare la critica situazione tra i due.
Mentre all’interno della piccola comunità isolana sembrano giorno dopo giorno aumentare le preoccupazioni, Colm decide di lanciare uno scioccante ultimatum a Pádraic per concretizzare le proprie intenzioni: se continuerà a infastidirlo, compierà un atto scellerato. Sarà da questo momento che gli eventi inizieranno a degenerare…
The Quiet Girl, il film diretto da Colm Bairéad, è ambientato nell’Irlanda rurale del 1981 e racconta la storia di Cáit (Catherine Clinch), una tranquilla bambina di nove anni, che proviene da una famiglia problematica, povera, con molti figli e in attesa di un altro bambino. Data la situazione, i genitori decidono di allontanarla durante l’estate e affidarla a una coppia di lontani parenti, Seán e Eibhlín (Andrew Bennett e Carrie Crowley) Kinsella. Cáit non ha mai incontrato la coppia prima di quel momento, non sa quando e né se mai farà ritorno a casa, perché con sé non ha portato nulla, a parte l’abito che indossa. I Kinsella sono una coppia di mezza età, che vivono in campagna e conducono una vita dignitosa, che accettando di prendersi cura di Cáit, donandole diversi vestiti e trattandola con premura.
Inizialmente la giovane si avvicina più a Eibhlín, che sin da subito l’accoglie calorosamente, a differenza di Seán, che sembra più schivo nei suoi confronti, ma col tempo anche il rapporto tra lui e Cáit si distende. Insieme ai due, la ragazza sboccia scoprendo un nuovo modo di vivere. Eppure, nella sua nuova casa, dove riceve molto affetto e non ci dovrebbe essere alcun segreto, Cáit ne scopre uno…
AN IRISH GOODBYE (Tom Berkeley, Ross White, Ireland, 23′)
In una fattoria nelle zone rurali dell’Irlanda del Nord, i fratelli separati Turlough e Lorcan sono costretti a riunirsi dopo la morte prematura della madre.
IVALU (Anders Walter, Denmark, 16′)
Ivalu non c’è più. La sua sorellina cerca disperatamente di trovarla. A suo padre non importa. La vasta natura della Groenlandia nasconde dei segreti. Dov’è Ivalù?
LE PUPILLE (Alice Rohrwacher, IT, USA, 37′)
Dallo sceneggiatore e regista Alice Rohrwacher e dal produttore premio Oscar Alfonso Cuarón, Le Pupille è un racconto di innocenza, avidità e fantasia. Questo cortometraggio live action parla di desideri, puri ed egoistici, di libertà e devozione, e dell’anarchia capace di sbocciare nelle menti delle ragazze entro i confini di un severo collegio religioso a Natale.
NIGHT RIDE (NATTRIKKEN) ( Eirik Tveiten, Norway, 15′)
È una fredda notte di dicembre. Mentre Ebba aspetta il tram, una svolta inaspettata degli eventi trasforma il viaggio verso casa in qualcosa che non si aspettava.
THE RED SUITCASE (LA VALISE ROUGE) ( Cyrus Neshvad, Luxembourg, 17′)
Una ragazza iraniana decide di togliersi il velo/l’hijab in una situazione che cambia la vita.
INGHILTERRA, 1981. UNA DONNA COSTRUISCE LA PROPRIA FELICITA’ ATTORNO A UNA SALA CINEMATOGRAFICA IN DECLINO.
Empire of Light, film diretto da Sam Mendes, è una storia d’amore ambientata nell’Inghilterra degli anni Ottanta e che ruota attorno a un vecchio e meraviglioso cinema, sito sulla costa meridionale inglese. Racconta la storia di due persone: la prima è Hilary (Olivia Colman), una donna che gestisce il cinema, che vive da sola e deve fare i conti con la sua salute mentale e la depressione. Il secondo è Stephen (Michael Ward), un nuovo e giovane dipendente, che sogna di fuggire da questa cittadina provinciale in cui deve affrontare avversità quotidiane. Hilary cerca di combattere i suoi disturbi con il litio prescritto dal suo medico e intrattenendo una relazione con il suo capo sposato, Donald (Colin Firth). Stephen, invece, si ritrova a essere vittima di pregiudizi da parte dei suoi concittadini a causa del colore della sua pelle.
Sin da subito l’attrazione tra i due è molto forte e in breve tempo Hilary e Stephen trovano un senso di appartenenza attraverso la loro dolce e improbabile relazione, sperimentando il potere curativo della musica, del cinema e della comunità.
Nel cast del film troviamo Toby Jones nel ruolo del proiezionista Norman.
LA STORIA DI UN PROFESSORE D’INGLESE CHE SOFFRE DI GRAVE OBESITA’ E TENTA DI RIALLACCIARE I RAPPORTI CON LA FIGLIA ADOLESCENTE PER CERCARE UN’ULTIMA POSSIBILITA’ DI RISCATTO.
The Whale, il film diretto da Darren Aronofsky, racconta la storia di Charlie (Brendan Fraser), un professore d’inglese che soffre di grave obesità e vive recluso in casa. L’uomo tiene corsi universitari di scrittura online, tenendo sempre la webcam spenta. Charlie ha perso ogni rapporto con il mondo esterno, compreso il legame con la figlia adolescente, Ellie (Sadie Sink), che no vede da diversi anni. L’unica persona che Charlie frequenta è Liz (Hong Chau), l’infermiera che lo aiuta con le medicazioni e le cure.
Dopo una diagnosi che attesta che a Charlie resta poco tempo da vivere, ‘uomo decide di riallacciare i rapporti con la figlia, per cercare un’ultima possibilità di riscatto. Nel frattempo nella sua vita entra anche Thomas (Ty Simpkins), un giovane membro della New Life Church che tenta di evangelizzarlo. La presenza di nuove persone – e soprattutto di Ellie – nella vita di Charlie porterà l’uomo a scavare nei propri ricordi e nei traumi che lo hanno portato a essere chi è oggi.